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A throbbing moment

A throbbing moment

A throbbing moment

Ispirato al reef oceanico, alla sua vitalità, profondità ed esuberanza. Questo dipinto mi fa sentire il valore inestimabile, lo splendore e il fascino di una natura curata dall'uomo.

Tecnica: acrilico e sabbia su tela

Anno di realizzazione: 2022



Specifiche
Sorgente luminosa - Es.: Monocromatico, Bicromatico Monocromatico
Genere - Es.: Fantasy, Natura morta, Religioso, Paesaggistico Paesaggistico
Soggetto raffigurato - Es.: Cavalli, Frutta, Gatti Vista immaginaria della barriera corallina
Tecnica - Es.: Olio su tela, Matita su carta Acrilico e sabbia su tela
Stile dell'opera - Es.: Surrealismo, Cubismo, Astrattismo Astrattismo
Dati artista
Esperienza artista - Es.: Emergente, Esperto Esperto
  • Certificazione di autenticità
  • Opera numerata
  • Firma dell’Artista
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  • Dimensioni: 100cm x 100cm x 0cm

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Francesca
Francesca Borgo
Contatta l'Artista

Artista autodidatta, Francesca Borgo (1970) lavora professionalmente da circa cinque anni nel suo studio a Treviso. Crea paesaggi astratti caratterizzati da atmosfere calme ed evocative.

Esprime il suo interesse per l'ambiente e per la ricerca di un dialogo con l’altro nel suo percorso estetico. Ama combinare colore ed elementi tattili, sabbia in primis, a sottolineare il legame profondo tra umanità e terra.

Recentemente un suo dipinto è stato esposto alla Royal Academy of Arts – Summer Exhibition 2022, Londra (Regno Unito).

Ha all’attivo due personali ed ha esibito con solo-stand in 6 fiere internazionali d’arte.

Lavora soprattutto in ambito internazionale su progetti residenziali e di hospitality. Le sue opere suggestive e cariche di emozione si trovano in collezioni private, principalmente negli Stati Uniti, in Europa, Regno Unito e Australia.



***


Self-taught artist, Francesca Borgo (1970) has been working professionally for about five years in her studio in Treviso. She creates abstract landscapes characterized by calm and evocative atmospheres.

She expresses her interest in the environment and in the search for a dialogue with the other in her aesthetic journey. She loves to combine color and tactile elements, sand above all, to underline the deep bond between humanity and the earth.

A painting by her was exhibited at the Royal Academy of Arts – Summer Exhibition 2022, London (UK).

To date, she has two personal exhibitions and 6 solo-stands in international art fairs.

She works mostly internationally on residential and hospitality projects. Her evocative and emotional works are found in private collections, mainly in the United States, Europe, the United Kingdom and Australia.

Fiere

2023 - The Other Art Fair - Brooklyn Navy Yard, Agger Fish, Brooklyn, New York, USA.

2022 - The Other Art Fair - The Old Truman Brewery, Londra, UK.

2020 - Start Art Fair - Saatchi Gallery, Londra (UK).

2019 – EuropArtFair – Westergas - Amsterdam (NL).

2019 - The Other Art Fair - Victoria House - Londra, UK.

2019 - The Other Art Fair - West Handyside Canopy - Londra, UK.

2019 - The Other Art Fair - The Old Truman Brewery, Londra, UK.


Mostre collettive

2023 - BerScia. Palazzo Bargnani Dandolo - Adro (Brescia).

2022 - The Beauty of the Fall – Eclectic gallery - Londra, UK.

2022 - Royal Academy Of Arts - Summer Exhibition 2022 - Londra, UK.

2022 - The Light Beyond - Eclectic Gallery – Londra, UK.

2022 – Epiphany - The Factory art gallery - Londra, UK.

2021 - Abstract or Informal? - ARTtime Gallery - Udine.

2019-2020 - Arte in studio - Milano.

2019 - I Dauni - Palazzo Bellusci - Vieste (Foggia).

2019 - Animus et Anima - Complesso S. Severo al Pendino - Napoli.

2018 - Stanze. Labirinti d'arte e poesia - Antica Saliera - Lecce.

2018 - On Tour Venice - Galleria Art Studio Larkina - Venezia.

2018 – Experiments - Galleria Merlino - Firenze.

2018 - Anatomia della bellezza - Casa Cava - Matera.

2018 - I Biennale della Brianza - Monastero del Lavello, Lecco.

2018 - La camera delle meraviglie - Galleria D'Arte Mentana - Firenze.

Mostre personali

2023 - Light atmospheres - Solis Art Gallery - Brescia.

2019 – Confini - Studiofficina Architettura - Schio (Vicenza).

Testo critico di Simone Fappanni, 2023


Testo critico di Stefania Maggiulli Alfieri, 2019



Testo critico di Maria Grazia Todaro, 2018


Testo critico di Maria Rosaria di Virgilio, 2019

Animus et Anima 

La felicità è l’armonia, scrive Platone nella Repubblica, armonia di corpi, armonia di esseri, armonia di anime. Nella visione junghiana l’armonia e l’equilibrio degli elementi archetipi sono alla base della verità e della varietà del mondo. L’individuo umano, pertanto, è costituito da due entità psichiche, due forme archetipe dell’essere: Animus et Anima. L’uno è il principio razionale che discerne, che analizza, che giudica, che ordina, che controlla e che previene; l’altro è il principio attivo che va verso il nuovo, che accoglie, che unisce, che cura, che è sempre disponibile all’apertura e alla compenetrazione con l’altro. Entrambi strutturano l’essere di individui opposti, l’uomo e la donna, alternandosi vicendevolmente nella vita e rapportandosi l’uno all’altro talvolta con amore, talaltra con conflitto. Le due differenti energie animano l'esistenza serpeggiando in noi e librandosi al di sopra di noi ma mai si lasciano, mai si staccano, mai rinunciano l’uno all’altro. Questo abbraccio, del maschile e del femminile, avvolge anche in nostri artisti che si esprimono con tecniche e linguaggi diversi, utilizzando canali espressivi di matrice stilistica e culturale differente. Simona Battistelli ci incanta con la sua Jeanne, immagine stessa della purezza del femminile e della suavità del suo essere; la leggerezza ritorna in un acrilico di Katia Bologova Demeter and Poseidon dove i due spiriti divini sono spinti in una corsa di cavalli identificabili con i blu e i rosa delle loro criniere. Alcune potentissime immagini di tipo figurativo ci pongono di fronte i volti accostati della donna e dell’uomo con tratti somatici che sembrano riprodurre nel loro interno quella stessa dualità del femminile e del maschile, come avviene nell’opera di Balestra Maria Laura Same Soul o di Monica Caiazzo in Animus et Anima, o nel rispecchiamento reciproco di Flavia Piccolo in Anelito primordiale dove ognuno guarda se stesso allo specchio per ritrovare quella parte mancante esteriormente e pur presente come una metà di sé nella propria interiorità. Il dipinto di Antonella Sorrentino Insieme accosta le due anime, quella femminile di Anima e quella maschile di Animus in un abbraccio suadente che tiene tutto insieme, le duali forze vitali e primogenie di ogni individuo e dell’intera natura, sullo sfondo un albero della vita, una genealogia dell’incontro che offre i suoi generosi frutti. Anche altri artisti utilizzano la condizione dell’abbraccio per esprimere la compresenza, il sinolo, la fusione degli elementi archetipi, degli esseri opposti come in Carlo Alberto Pacifici con Tuberose. Una coincidentia oppositorum che trova in alcune opere una mirabile interpretazione nelle figure filiformi che si annodano l’una all’altra in un incastro di corpi colti nell’attimo di scambiarsi l’Anima (e l’Animus). Barbara Lo Faro traccia con poche fluenti linee il bianco e il nero delle identità duali offrendo così allo sguardo il ritrovarsi intimo di due esseri in uno, mentre Slancio d’amore, una raffinata scultura in terracotta di Gianfranco Bevilacqua, ricompone nello spazio la spirale classica di Apollo e Dafne, quale emblema della tensione amorosa e complementare tra l’uomo e la donna. All'opposto Cesare Mondrone stigmatizza lo scontro tra il femminile e il maschile in Uomo e Donna/odio e amore, una deliziosa composizione realizzata con scarti di ferro riciclati. La separazione tra le due entità psichiche è netta in Serena Casali: Io Sono/Io Credo rappresentano l'una la parte affermativa del maschile e l'altra la fede femminile nell'amore, la speranza di un desiderio. Matteo Fierro condensa invece in Insider la forma avvolgente del femminile nell'immagine di una donna seduta resa con i tratti magici di un acquerello. In Ovum di Silvio Farraiuolo l'archetipo stesso della forma generativa si schiude per dare origine agli altri due archetipi di Animus et Anima, elementi fecondanti della Terra.

Emma Carosi come in una fiamma ascendente innalza i corpi verso l’alto in una nube di fumo dove la com-passione, nel senso etimologico originario di cum e pathos, ovvero di sentire insieme, eleva le anime sottraendole al flusso spazio-temporale. La fotografia è invece il mezzo espressivo di Barosi Amina e Dayana Fergemberger che in True Identity creano un’ immagine seriale che sembra riprodurre la simbiosi materna tra la madre e il figlio maschio, mentre di Sara Lai è la bellissima fotografia di Dialoghi dell’anima dove il doppio se stesso è come un’ombra seduta accanto a noi. Singole immagini femminili campeggiano nell’opera sulla seduzione di Sirio, in cui una donna maestosa seduta in una posa accattivante mostra sicura di sé la sua anima femminile,

utilizzando però l'Animus maschile della propria identità,la parte affermativa, l'immagine malinconica di Maddalena Pumpo in “Un giorno un’anima qualunque” coglie la mancanza dell’altro come la dea Penia nell’attesa del suo bramato Poros, da cui nascerà poi Eros, il dio dell’amore e della ricerca dell’altra Anima o Animus. Francesca Borgo con “Whatchful” ingigantische il volto femminile sovrapponendo ad esso, in una macchia di colore rosso, lo sguardo di un uomo che si confonde con la donna.

Teodora Ricciardi amplifica lo spazio della relazione introducendo nelle sue Donne di Teo - Donne nel vento uno spazio relazionale a tre figure. La dimensione spaziale si amplifica al massimo dell'estensione con il busto di donna di Giuseppe Polise che incarna in Anima Universale tutta la materia dell'universo prodotta dall'incontro generativo. Altro busto di donna, in argilla rossa, è la prova di Patrizia Chambry che con “Violata” leviga le forme arrotondate della femminilità, sbrindellandone i margini. Renato Cortesi opera anch'egli nel solco dell'arte figurale ed espressionista con l'uso di colori accesi e significanti nella sua raffinata tela “Eternamente nella tua memoria” quale luogo della conservazione e della cura dell'incontro e dell'unione.

Alle forme primordiali della terra e della pietra si lega anche la scultura in gasbeton di Cristina Pipan con un profilo androgino che unisce Anima e Animus.

Michela Mariani con Prigione dell'anima sembra azzerare lo spazio relazionale, imbiancando la superficie dell'anima per imprigionarla dietro una coltre d'argento. La perdita dell'armonia originaria è il tema della tela in stile naif di Mario Intelligente dove un Adamo ed una Eva, il primo uomo e la prima donna, archetipi antropologici vivono l'angoscia della separazione e di un nuovo inizio imprevedibile. Daniele Bonizzoni immagina un'amore surreale tra due corpi che si scambiano sessualmente Anima e Animus. Isabelle Borrione con Zeitgeist divide in un distico il corpo di un uomo che da un lato guarda ad una natura rigogliosa e dall'altro ha un paesaggio di attrezzi e strumenti con cui operare razionalmente: femminile e maschile come le due principali forze operanti nel mondo. Francesco Calla di Pinto raffigura l'archetipo femminile come una meretrice che possiede spirito, anima e carne.

Un ultimo gruppo di artisti utilizzano tecniche e linguaggi non figurativi dove il colore, la materia, la linea, il legno, il metallo, gli inserti polimaterici rendono la composizione estremamente espressiva come Emiliano Aiello che nell'opera “2 di 1” intreccia pennellate di colore in un vortice alchemico di rossi e di blu. Un campo di fiori realizzato con una tecnica mista al caffè di Giuseppe Bartolomei ci riporta in un giardino armonico ed animato di presenze flessuose.

Degni di interesse sono le opere di Anna Paparella con i suoi legni marini e i suoi nastri, arsi dal vento, L'oracolo di Federico Rizzo portatore di verità e profezie dal futuro. Laura Sandroni con Completeness crea una vortice d'aria intorno a due figure, Antonello Sanna realizza un lavoro fortemente evocativo utilizzando il motivo della spirale che unisce i due archetipi nel movimento stesso del tempo. Paola Santagostino interviene invece con una tecnica mista su tela a rendere fluido questo contatto delle due anime . Con Valeria Vallone e Gabriella Tirincanti le suggestioni diventano marine fluide nelle due opere nelle quali nella prima “Pensoso” gli elementi aerei sciolgono la densità della materia, in Regno di mezzo al contrario la matericità prende il sopravvento sullo spirito. Aida Rapo con Unione spirituale esalta il calore dell'unione accentuando i toni caldi e le bruciature che sembrano ricordare l'esempio junghiano della candela, costituita da luce ed ombra. Daniela Damiano dipinge uno sfondo informale con una tecnica del dripping e su di esso dispone come su di un tavolo un fiocco giallo annodato su se stesso ed accanto un altro fiocco blu, aperto, svolazzante, il femminile e il maschile ovvero l'unione e la libertà. Alessandra Damiano ci offre un'immagine rigogliosa degli archetipi psichici e primordiali della natura nella sua “Leggenda dello Yin e dello Yang” dove campeggia sulla tela una figura femminile attraversata dall'altro elemento a lei complementare. Bella anche la tela di Francesco Cannone, “Dualitàè una macchia di colore presa nella sua purezza, del bianco assoluto e del nero più intenso. Maria Pia Culicchia mescola pennellate di colore dai toni scuri e a tratti luminescenti per costruire un

miscuglio ancestrale di desideri, pulsioni, Maria Paola Chiarlone presenta una tela tutta giocata sui toni cupi del rosso scuro e del nero dove le parole della vita diventano concrezioni di fumo.Anche Loredana Manciati imposta la sua opera sulla prevalenza dei rossi e sui toni caldi dell'arancio e del giallo del tramonto, sullo sfondo una figura filiforme illuminata in controluce che guarda verso l'interno.

Annaklara Galli e gli artisti del Laboratorio Artisti Anonimi sono senza dubbio gli artisti più innovativi e sperimentali che osano abbandonare ogni riferimento figurale o formale ed utilizzano concetti puri e chiavi di lettura inedite: Nel lavoro di Annaklara Galli “1+1=1” la provetta piena di liquido e fissata alla parete suggerisce con chiara evidenza la miscela delle anime che diventano trasparenti l'una all'altra.

In “Das: genereNeutro”, opera del Laboratorio Artisti Anonimi il groviglio di cerchi metallici orbitanti intorno ad un centro che nasce dall'unione del maschile e del femminile creando un genere neutro, un Das che nella lingua tedesca indica il superamento della differenza. Federico Reffo, invece, crea un immagine optical con un effetto illusionistico, costruita sulla netta contrapposizione di due triangoli di colore bianco nero sui cui margini si allinea un gradiente di cerchi che in ultimo s'incontrano in un punto lontanissimo per annullare le reciproche differenze.

Info: Maria Rosaria Di Virgilio cell.3200426090,
mail: mariarosariadivirgilio@virgilio.it 

2022 - Royal Academy Of Arts - Summer Exhibition 2022 - London, UK.


2020 - Start Art Fair - Saatchi Gallery, London (UK).


L'artista, Francesca Borgo, accetta opere su commissione ma solo di tipo personalizzato. 

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