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Franco Baldazzi
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Franco Baldazzi nasce a Firenze nel 1969. Oggi vive in provincia Di Sondrio città nella quale conduce un’intensa attività artistica ed espositiva. Terminata la scuola, abbandona per alcuni anni la pratica pittorica. Sin da giovanissimo, egli accompagna infatti alla passione per l’arte una parallela vita lavorativa, la quale spesso comporta significative battute d’arresto nel suo percorso creativo. Periodi di fervida produzione, alternati a profondi momenti di riflessione, delineano le tappe di un fare pittorico che assorbe e intreccia la vita emotiva del toscano. Costantemente aperto a nuove forme di ispirazione, frequenta lo studio della pittrice Mari Carmen Mur , grazie alla quale si apre a uno stile sempre più personale, non ascrivibile a scuole o movimenti. La nascita dei suoi tre figli, la scoperta di un nuovo ruolo, portano Baldazzi a riavvicinarsi con animo nuovo alla pittura. La ripresa è un pò difficoltosa a tal punto da influenzare la nascita di un “periodo nero”, come afferma lui stesso, durante il quale affina la sua tecnica aprendosi ad uno stile “dark’’. Si tratta di una parentesi breve, che tuttavia da vita a quadri agitati, composizioni confuse e vorticose, espressioni di malessere e inquietudine. Artista creativo e poliedrico, si esprime con tinte forti e contrastanti, ricorrendo a smalti e acrilici fosforescenti. La sua particolare vena creativa lo spinge a utilizzare, come supporti pittorici, strumenti eterogenei di uso quotidiano: compensato, tessuti, polimeri, gesso. Le sue ultime creazioni hanno per soggetto la figurazione umana e paesaggi giocate su cromatismi antinaturalistici e rappresentazioni essenziali. Si cela dietro questo gruppo di opere una ricerca verso la conoscenza  del mistero della vita e in definitiva delle corde più impalpabili e misteriose dell’animo umano. IL pennello risponde al solo linguaggio dell’anima, traducendo in linee e forme dalle texture   vibranti una ricerca estetica in cui l’arte diventa specchio dello spirito. L’artista riesce, attraverso la pittura, a dotare di un’anima  le proprie percezioni emotive, a rendere tangibili i timori e le sue intime visioni oniriche. La genesi dell’opera diventa così un processo catartico di liberazione e purificazione dei propri stati d’animo. Lo stesso così definisce l’entità della sua poetica: Una volta che inizio un’opera il mio spirito, guidato e protetto dall’intelligenza universale qualunque essa sia, danza di felicità perché finalmente sono sulla strada per sbarazzarmi delle menzogne. Ciò che non sono si dissolve, ciò che sono viene alla luce. La mia vita, la mia storia, la mia arte tra le dita. Cosi viene descritta la produzione del nostro: una ricerca analitica, schematica e imprevedibile al tempo stesso, dove il colore diventa corposo e si mostra in cromie accese. In cerca di verità assolute volte a suggerire ulteriori dimensioni spazio temporale.


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Franco Baldazzi was born in Florence in 1969. Today he lives in the province of Sondrio, a city where he conducts an intense artistic and exhibition activity. After finishing school, he abandoned his painting practice for a few years. From a very young age, he accompanied his passion for art with a parallel working life, which often entailed significant setbacks in his creative path. Periods of fervent production, alternating with profound moments of reflection, outline the stages of a pictorial practice that absorbs and intertwines the emotional life of the Tuscan. Constantly open to new forms of inspiration, he frequents the studio of the painter Mari Carmen Mur, thanks to which he opens up to an increasingly personal style, not attributable to schools or movements. The birth of his three children, the discovery of a new role, led Baldazzi to reapproach painting with a new spirit. The recovery is a bit difficult to the point of interrupting the birth of a "black period", as he himself states, during which he refines his technique, opening up to a "dark" style. It is a short interlude, which nevertheless gives life to agitated paintings, confused and swirling compositions, expressions of uneasiness and restlessness. A creative and multifaceted artist, he expresses himself with strong and contrasting colours, using phosphorescent enamels and acrylics. His particular creative streak pushes him to use heterogeneous everyday tools as pictorial supports: plywood, fabrics, polymers, plaster. His latest creations have as their subject human figuration and landscapes played on anti-naturalistic colors and essential representations. Behind this group of works lies a search for knowledge of the mystery of life and ultimately of the most impalpable and mysterious strings of the human soul. The brush responds only to the language of the soul, translating an aesthetic research in which art becomes a mirror of the spirit into lines and shapes with vibrant textures. The artist manages, through painting, to give a soul to his emotional perceptions, to make his fears and his intimate dreamlike visions tangible. The genesis of the work thus becomes a cathartic process of liberation and purification of one's moods. The same defines the extent of his poetics thus: Once I begin a work my spirit, guided and protected by universal intelligence whatever it may be, dances with happiness because I am finally on the path to getting rid of lies. What I am not dissolves, what I am comes to light. My life, my story, my art between your fingers. This is how our production is described: an analytical, schematic and unpredictable research at the same time, where the color becomes full-bodied and shows itself in bright colours. In search of absolute truth aimed at suggesting further space-time dimensions



ArtBaho  Fair 2015, Barcelona-l'hospitalet, International de Arte Contemporaneo 3* Edicion

-Italy, Roma, "Immagina di Amare" Rosso Cinabro Gallery 2015

-Sweden, Koping Expo V edition Art Gallery Quirinus, 2016,

-Italy, Morbegno 2016 Artisti in Piazza 19^ Edizione

-Italy, Val Masino, Centro polifunzionale della montagna 2017

 

-Spain, Barcelona Artehos 2018 Art Nou Mil.lenni  Gallery

-Italy, Sondrio "Scarpatetti Arte" Museo Valtellinese di Storia e Arte 2019

-Italy, Morbegno, "Arte nel Chiostro" 3^ edizione 2019

-Hungary, Kalocsa, New World in Art 2019

-Italy, Sondrio "Evasioni in Quarantena" 2020

-italy, Morbegno, “Arte nel Chiostro” 4^ edizione 2020

-Virtual Exhibition on Artavita.com  "Infinite Dreams" 2021

-Italy, Milano, Virtual Exhibition "Outside Your Window" Artspacemilano.com 2021

-Italy, Bologna, "Attraction" Wikiarte Gallery 2021

-Italy, Roma, Roma Art Week, International Art Exhibition, Museo Venanzio Crocetti 2021

-Italy, Morbegno, “Arte nel Chiostro” 5^ edizione 2022

-Austria, Innsbruck, ART fair INNSBRUCK, 27-30 Ottobre 2022

-Italy, Udine, il colore è gioia. 24/02/2023 al 09/03/2023, galleria ARTtime

-Italy, Morbegno, “arte nel chiostro” 6^ edizione 2023

 

-Italy, Morbegno "Introspetiva D'Avanguardia" 2018

-Italy, Domaso, "Stoffa D'Artista Anima Pura" 2021

Spiccano per unicità stilistica e formale i dipinti di Franco Baldazzi- IL Re di Cuori, un artista che rappresenta su tela il proprio intimo sentire in relazione agli ultimi difficili anni che l’umanità ha vissuto; nelle opere della serie ”Ottanta Paura “ si può notare un’evoluzione in cui le sagome e i percorsi suggeriti dalla matericità dello smalto si trasformano in percorsi di rinascità e liberazione, dove elementi chiave si insinuano tra forma e colore per giungere alla rappresentazione dell’esplosione di gioia finale. (da Critica….mente di Luca Franzil )

E’ un arte istintuale quella di Franco Baldazzi che liberamente asseconda il gesto condotto da quel sentire profondo che l’artista chiama ”dono”. Il dono del sentire permette all’artista toscano di dar vita composizioni come create dal nulla , sospinte solamente da un flusso interiore che è energia, emozione, sensazione unica e irripetibile che è legata all’istante, sempre intensa e sempre diversa. Linee, vortici, forme ondulate  spesso  intrecciate in reticolate o ripetute come segni modulari si intrecciano sulla superficie senza rispondere a schematismi, logiche o ordini preconcetti. Le opere variamente si vestono d’astratto e di un colore forte acceso, contrastante, toccano punte di figurativo e si immergono nel concettuale, per rendere visibile e concreto ciò che è impalpabile e incorporeo. La materia sublimante dell’anima cerca così le sue forme rispondendo alle diverse pulsioni. Pulsioni non sempre palesate nell’atto stesso della creazione, che è spontanea e irrazionale in “Ottanta paura” ad esempio le vibrazioni emotive che anno originato la composizione  si sono rilevate nella mente dell’artista a posteriori. Sono vibrazioni probabilmente diverse, perché appartenenti a momenti creativi differenti, che in un certo modo anno dato un risultato ben lontano da quello inizialmente immaginato. Il sentimento avvertito alla fine, dopo una fascinazione insolita che ha attratto l’artista fino al centro della rappresentazione, è la paura. L’immagine è un immenso vortice chiaro su fondo giallo acceso, entro i cui ”argini” scorre acrilico nero come pece che scivola, si addensa, straborda fino a contaminare anche l’esterno. Lo sguardo pare come adattarsi sull’immagine ripercorrendo il vortice fino al centro e quasi fa paura. Forse il centro è l’apice dell’esistenza? Il naturale epilogo del percorso circolare della vita che si completa nella morte? L’opera è un invito alla riflessione. ( da note d’arte Icon Art Mgazine)

L'artista, Franco Baldazzi, esegue opere su commissione relative alla personalizzazione del soggetto.

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