2° Classificato X° Trofeo G.B.Moroni ( BG) con il dipinto “Cherries in a bowl” (2013)
1° Classificato Biennale di Torino 2014 con il dipinto “Plastic bag”
Premio del Presidente di Giuria Biennale di Torino 2016 con il dipinto “The Fortress”
Il mio vero nome è Stefano Agostini, vivo e lavoro a Roma, città dove sono nato il 27 Maggio 1966. Dal 2007 sono Socio del Circolo Artistico Culturale ‘Lorenzo Viani’ di Ostia (Roma). Autodidatta e da sempre sono appassionato di disegno e pittura. All’attività pratica ha sempre associato lo studio e la ricerca, cercando, ad ogni occasione, di ammirare da vicino i capolavori dei Grandi del passato, convinto che non si possa essere innovativi prescindendo dal passato e non credendo nell’estro fine a se stesso. Pur avendo studiato e lavorato molto, non avendo fatto studi accademici, fatico a definirmi artista o pittore. Nel periodo 2007-2020 la mia pittura è stata prevalentemente realista con una ricerca tecnica volta alla riproduzione fedele della realtà che ci circonda. Dal punto di vista artistico e pittorico però c’era qualcosa che mi mancava: la poesia della pittura impressionista; per questo motivo dal 2020 ho iniziato a studiare e praticare la «pittura alla prima» e cioè una pittura dal vero ‘fresco su fresco’ che richiede un coinvolgimento emotivo importante, lo stesso che vorrei trasmettere con i nuovi lavori. Spero che questa mia evoluzione, apparentemente incoerente, non faccia fuggire chi ha manifestato interesse per la mia attività fino ad oggi.
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2nd place Xth Trophy G.B.Moroni (BG) with the painting "Cherries in a bowl" (2013)
1st place at the Turin Biennale 2014 with the painting "Plastic bag"
Prize of the President of the Turin Biennale Jury 2016 with the painting “The Fortress”
My real name is Stefano Agostini, I live and work in Rome, the city where I was born on May 27, 1966. Since 2007 I have been a member of the 'Lorenzo Viani' Cultural Artistic Circle of Ostia (Rome). Self-taught and I have always been passionate about drawing and painting. He has always associated study and research with his practical activity, trying, at every opportunity, to admire the masterpieces of the greats of the past up close, convinced that one cannot be innovative by disregarding the past and not believing in creativity as an end in itself. Despite having studied and worked a lot, having not done academic studies, I struggle to define myself as an artist or painter. In the period 2007-2020 my painting was mainly realistic with a technical research aimed at faithfully reproducing the reality that surrounds us. From an artistic and pictorial point of view, however, there was something I was missing: the poetry of impressionist painting; for this reason, in 2020 I began to study and practice «painting alla prima» and that is a painting from life 'fresco on fresco' that requires an important emotional involvement, the same one that I would like to convey with my new works. I hope that this apparently inconsistent evolution of mine will not scare away those who have expressed interest in my business up to now.
Di sapore fiammingo appare profuso l’intero corpus pittorico dell’artista Paul De Haan, dietro il quale si cela una mente italiana.
Nella rivisitazione dell’arte figurativa olandese e della pittura seicentesca, l’Autore recupera non soltanto alcuni dei soggetti raffigurati da Jan Vermeer, ma anche il complesso linguaggio luministico adottato da Rembrandt. Se dal primo trae spunto per la rappresentazione di tradizionali figure femminili, immerse in un’ambientazione domestica e alle prese con le loro attività quotidiane, dal secondo riprende l’austera espressività della ritrattistica e la drammatica cromia rembrandtiana, i cui toni cupi creano attraenti rapporti luministici di lontana matrice caravaggesca. Sulla scia del Maestro da Leida, talvolta il chiaroscuro viene impiegato in maniera scenografica sulle tele di Paul De Haan mediante vibranti colpi di pennello più evidenti e pronunciati.
Il pittore romano si distingue, tuttavia, dai maestri del passato per la molteplicità stilistica latente e la poliedricità iconografica manifesta. Dal sacro al quotidiano, dal cromatismo cupo al colore più intenso, dal sociale alla pittura di genere, da ambientazioni congelate a scene di grande gaudio, queste sono le innumerevoli sfaccettature di una personalità alla continua ricerca di sé.” S. Falzone - Critico e Storico dell’Arte
2008 -Camera dei Deputati - “Sala del Cenacolo”; Roma
2010 – Galleria L’agostiniana - Accademia Internazionale Sant’Agostino - Roma
2010 – “Convivenze. L’Arte del tempo presente”; Biblioteca Comunale di Torrita - Siena ( SI ); 2011 – “Natura, Figure e Paesaggi”;“Museo del Grand Tour d’Italie” Locanda Martorelli - Ariccia (RM)
2011 “La follia dell’Uomo” ;Palazzo Valentini (sede della Provincia di Roma ) - “Sala Egon Von Furstenberg”
2012 – “Percorsi senza tempo”;Museo Civico “U.Mastroianni” - Marino ( RM);
2012 – “Il Sacro nel Contemporaneo”; Museo Comunale “Antiquarium” - Sezze (LT );
2012 –“Convivenze”;Museo Archeologico e Piancoteca “Edilberto Rosa” Palazzo Boccarini - Amelia (TR);
2013 – “Interferenze”;Museo della Badia - Vaiano (PO);
2013 –“Emozioni”;Museo Archeologico e Piancoteca “Edilberto Rosa” Palazzo Boccarini - Amelia (TR);
2014 – “L’Anima e le Forme”; Accademia di Romania in Roma (RM)
2014 – Triennale di Roma ; Fondazione Venanzo Crocetti ; Roma
2015 – “Dipinti e Vini d’Autore”; Palazzo della Corgna - Città della Pieve (PG)
2016 – “Colori in Circolo”; Piazza del Popolo, Sale del Bramante ; Roma