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Long way to go

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Long way to go

Guardando quest'opera si è attratti dalla gioia del colore e della forma, dall'essenza dell'essere, dall'esistenza più che dall'apparenza. L'uso del colore per creare e dare forma a sensazioni, colori e forme vive, piene, onnipresenti che ci mettono in intimo contatto con noi stessi. Le linee fluide e modulazioni organiche rafforzano l'immagine senza sopraffarla.

È un equilibrio tra la realtà come la viviamo e l’immaginazione come la sogniamo. È un'astrazione, una fusione con il flusso informe dell'esistenza.

Tecnica: Olio su tela

Anno: 2016

Specifiche
Sorgente luminosa - Es.: Monocromatico, Bicromatico Policromatico
Tecnica - Es.: Olio su tela, Matita su carta Olio su tela
Stile dell'opera - Es.: Surrealismo, Cubismo, Astrattismo Astrattismo neo-espressionista
Dati artista
Esperienza artista - Es.: Emergente, Esperto Esperto
  • Certificazione di autenticità
  • Opera numerata
  • Firma dell’Artista
  • Reso in 10 giorni lavorativi
  • Garanzia di rimborso al 100% entro 30 giorni
  • Consegna standard
€2.200,00
Tasse escluse: €2.200,00
  • Disponibilità: Disponibile
  • Dimensioni: 90cm x 5cm x 135cm

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Benedetta
Benedetta Segala
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Partecipazione a concorsi, rassegne e premi 

2018 ART EXPO MALAYSIA (Malaysian Contemporary Art Fair)Menara Matrade MECC Kuala Lumpur MALAYSIA

2017 ARTJOG (Indonesian Contemporary Art Fair) Pameran Seni Rupa Lima Benua, Rumah Lebah Imoghiri, Yogyakarta INDONESIA

2016 PANGEA Biennale, Alam Impian Art Gallery, Shah Alam MALAYSIA

2014 BANK ART FAIR SINGAPORE, Zero Gallery, Pan Pacific Hotel SINGAPORE

2014 LANGKAWI ART Biennale, Lagoon Resort, Langkawi MALAYSIA

2013 Perahu Art Residency,Yogyakarta INDONESIA

2007 Regards de Provence, Palais des Arts, Marseille FRANCE

1998 Jumelage artistique international, Nevers FRANCE


Presenza su Cataloghi 

2018 Art Expo Malaysia 12th edition

2018 Dialectic - Tapak Gallery

2016 Pangea Biennale Malaysia

2015 Abstrak: Kini dan Dulu - Core Design Gallery

2014 Bank Artfair Singapore

2014 Langkawi Art Biennale 1st edition

2014 Soya Cincau - Core Design Gallery

2012 Parlement Europeen & Istituto di Cultura Marseille

2007 Regards de Provence au Palais des Arts Marseille


Biografia

Benedetta Segala (Italia 1978) è un'artista, scrittrice e curatrice d'arte italiana che attualmente vive in Malesia. È nota per le sue distorsioni geometriche e le originali interpretazioni in pittura, in un intimo rapporto tra estetica e natura. Queste tecniche nascono da una costante ricerca sulla luce e sul colore, il cui fine ultimo è il raggiungimento del pensiero visivo. Astrazione infinitamente riproducibile e realtà concreta convergono, dando luogo a una sorta di riflessione pittorica. Un mondo immaginario e illusorio diventa tanto più credibile e realistico quando il pittore costruisce questo universo con la capacità di valutare la luce. Solamente la luce è ciò che ci mostra il mondo, lo spazio e il tempo sono relativi a questo assoluto, luce. Il gioco sulla percezione abituale delle cose assume la sua realtà in ogni dettaglio, e la materia cromatica è protagonista. Lontano-vicino, presenza-assenza si sovrappongono in un'intrinseca dualità tra reale e irreale. I campi visivi si aprono per creare profondità alternando aree di colore ad olio rese da velature trasparenti o impasti densi. La luce rivela la presenza, rende vivo il ricordo e inscrive l'attimo nella sua eternità.

Benedetta trae ispirazione nella sua creazione dalla sua esplorazione personale e spaziale del mondo. Inizia così a dipingere giovanissima e desiderosa di scoprire il mondo, a vent'anni lascia l'Italia e gli studi universitari alle Belle Arti di Bologna per intraprendere il primo salto nel vuoto. Ha sempre sentito il bisogno di viaggiare in nuovi territori e culture per incanalare ciò che vedeva e assorbiva. È partita per la Francia senza parlare la lingua, senza conoscenze né sostegno, spinta da un irrefrenabile desiderio di allargare i suoi orizzonti conosciuti. Viene ammessa alle Belle Arti di Marsiglia sulla base delle opere pittoriche presentate, all'epoca molto minimaliste ed astratte. Correva l'anno 2000, e qui inizia il lungo apprendistato per ambientarsi e capire come procedere, imparando ad esprimersi non solo in una lingua diversa, ma proprio attraverso un approccio all'arte e alla vita singolarmente diverso da quello italiano. A Marsiglia, Benedetta è attratta dal richiamo di tutto il Mediterraneo e dall'alterità che vi soggiorna, infatti è una città dove convivono popoli e culture di tutto il mondo, essendo un importante porto tra l'Europa e l'Africa. Comincia a frequentare artisti, poeti, scrittori, registi ed a vivere una sorta di bohéme contemporanea nel calderone culturale di questa città, che rimarrà per sempre nel suo cuore. Da lì il passo è breve per raggiungere il Nord Africa, vive esperienze forti che le fanno scoprire le maestose dune del deserto del Sahara algerino e le coste del Marocco, che abiteranno a lungo i suoi quadri; luoghi così emblematici nella sua ricerca di assoluto e rarefazione. Poi sono arrivate le prime mostre all'estero, a Dubai, i viaggi sempre più protesi verso Oriente, in India ed in Cina, fino a farne la sua residenza. Da più di dieci anni Benedetta ha fatto della Malesia la sua casa, dove vive e lavora. Un altro grande salto nel vuoto, in un continente sconosciuto, dove a trent'anni sposa un talentuoso artista, pittore e compositore malese conosciuto sulle vette himalayane dell'India. La loro comune passione la aiuta ad integrarsi naturalmente nella comunità artistica malese, dove stringe legami con artisti, galleristi, istituzioni e collezionisti locali, nella preparazione delle mostre alle quali ha partecipato. In Malesia ed in tutto il sud-est asiatico regna un clima molto effervescente e dinamico nelle arti visive, e le tele di Benedetta sono sempre più intrise di elementi pittorici di varia provenienza, maturano l'identità del viaggio come significato intrinseco e preziosissimo.


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Biography 

 Benedetta Segala (Italy 1978) is an Italian artist, writer and art curator who currently lives in Malaysia and is well known for her geometric distortions and original interpretations in painting, in an intimate relationship between aesthetics and nature. These techniques originate from constant research into light and colour, the ultimate goal of which is the achievement of visual thought. Shapes are treated as if they were geometries; the closer you get to the truth the more the geometric structure of things become readable. The abstraction of geometry and concrete reality converge, culminating in a pictorial and visual meditation. A fictitious illusory world, becomes all the more credible and realistic when the painter builds that universe with the ability to assess light. Only light is what shows us the world, space and time are relative to this absolute, light. This play on the habitual perception of things takes on its reality in every detail, making chromatic matter the absolute protagonist. Far-near, presence-absence overlap in an intrinsic duality between real and unreal. The fields of vision open up to create depth by alternating areas of oil color rendered by transparent glazing or dense impastos. Light reveals presence, makes memories alive and inscribes the moment in its eternity.

Benedetta draws inspiration in her creation from her personal and spatial exploration of the world. She thus began to paint at a very young age and eager to discover the world. At twenty she left Italy and her university studies at the Fine Arts of Bologna to take her first leap into the void. She has always felt the need to travel to new territories and cultures to channel what she saw and absorbed. She left for France without speaking the language, without knowledge or support, driven by an irrepressible desire to broaden her known horizons. She was admitted to the Fine Arts of Marseille on the basis of the pictorial works she presented, which were very minimalist and abstract at the time. It was the year 2000, and here she began the long apprenticeship to settle in and understand how to proceed, learning to express herself not only in a different language, but precisely through an approach to art and life singularly different from the Italian one. In Marseille, Benedetta is attracted by the call of the entire Mediterranean and the otherness that resides there, in fact it is a city where peoples and cultures from all over the world coexist, being an important port between Europe and Africa. She begins to frequent artists, poets, writers, directors and to live a sort of contemporary bohéme in the cultural cauldron of this city, which will remain in her heart forever. From there it is a short step to reach North Africa, she lives powerful experiences that make her discover the majestic dunes of the Algerian Sahara desert and the coasts of Morocco, which will inhabit her paintings for a long time; such emblematic places in her search for the absolute and rarefaction. Then came the first exhibitions abroad, in Dubai, the increasingly extended trips towards the East, to India and China, until it became her residence. For more than ten years Benedetta has made Malaysia her home, where she lives and works. She took another great leap into the void, into an unknown continent, where at the age of thirty she married a talented Malaysian artist, painter and composer she met on the Himalayan peaks of India. Their shared passion helps her integrate naturally into the Malaysian art community, where she forms bonds with local artists, gallery owners, institutions and collectors, in the preparation of the exhibitions in which she has participated. In Malaysia and throughout South-East Asia a very effervescent and dynamic climate reigns in the visual arts, and Benedetta's canvases are increasingly imbued with pictorial elements of various origins, developing the identity of the journey as an intrinsic and very precious meaning.


2021 Space Between Us , Galeri Prima Kuala Lumpur MALAYSIA


2020 Craven A - Project A: Last Man Standing (Exhibition by Ali Nurazmal Yusoff) ), National Art Gallery

Kuala Lumpur MALAYSIA


2017 Pameran Seni Rupa Lima Benua, Rumah Lebah Imoghiri (Art Jog)Yogyakarta INDONESIA

2016 Shah Alam Biennale Pangea, Alam Impian Art Gallery Shah Alam MALAYSIA

2016 1 Stile Gallery (Italian Capital of Culture 2016) Mantova ITALY

2016 Horizon, Guimik Art Gallery Marseille FRANCE


2015 Abstrak : Kini dan Dulu, Core Design Gallery Subang Jaya MALAYSIA


2014 SoyaCincau, Core Design Gallery Subang Jaya MALAYSIA

2014 Bank Art Fair, Zero Gallery Pan Pacific Hotel SINGAPORE

2014 Langkawi Art Biennale, Lagoon Resort Langkawi MALAYSIA


2012 Consul'art, Palais des Arts Marseille FRANCE


2009 For Them, CDAA & Cuadro Fine Art Gallery Dubai UAE

2009 A vendre, Montgrand Gallery Marseille FRANCE

2009 Votre prix sera le notre, Artcade Gallery Marseille FRANCE

Art Auction  LECLERE  Marseille FRANCE


2008 Semaine de l’Art Contemporain, City hall Riez la Romaine FRANCE


2007 Regards de Provence, Palais des Arts Marseille FRANCE


2006 Omaggio, Martini Hotel Olbia ITALY

2006 Journees de l’Europe Marseille FRANCE


2005 Temporale, Thomas Charles Gallery Phoenix USA

1998 Nevers Jumelage Artistique International Nevers FRANCE

2018 Art Expo Malaysia, Menara Matrade MECC Kuala Lumpur MALAYSIA

2018 Dialectic (Duo), Tapak Gallery Shah Alam MALAYSIA


2014 Esistere, 1 Stile Gallery Mantova ITALY


2012 Segala/Ghani (Duo), Espace Provisoire - Maison Bleu Gallery Digne FRANCE

2012 Journée internationale pour l’élimination de la violence à l’égard des femmes

2012 Italian Cultural Institute & European Congress Marseille FRANCE


2011 Aquatique, Toursky Theatre Marseille FRANCE

2011 Talents de femmes, Maison de la Région Marseille FRANCE

2011 Œuvres 2005-2011, City hall Gallery Marseille FRANCE


2008 Terre Créatrice, Céladon Gallery Marseille FRANCE

2008 Grain de sable, grain de peau, Sahella Gallery Marseille FRANCE


2006 Mirages, L’Entrée des Bains Gallery Marseille FRANCE


2005 Frammenti, Libenter Gallery Mantova ITALY


2004 International Art and Crafts Fair Milano ITALY

2004 Sculptures, Immagina Gallery Mantova ITALY

2003 Sculptures, MAC Contemporary Art Museum Marseille FRANCE

2018 Dialectic (Duo), Tapak Gallery Shah Alam MALAYSIA

(Testi critici estratti dal catalogo e tradotti dall'inglese)


Introduzione


L'incontro tra Oriente e Occidente


La storia umana ha solitamente adottato l'approccio di guardare al passato in pezzi frammentati divisi per geografia e tempo. Anche se molto prima che fiorisse l’antica Grecia, gli architetti in Mesopotamia erano in grado di pianificare città, mentre gli artisti in Egitto decoravano tombe colossali con pareti dipinti e sculture. Gli africani realizzavano sculture cubiste e maschere prima che Picasso se ne rendesse conto, ed i nativi americani avevano creato oggetti cerimoniali artistici nell'allora incontaminato Nuovo Mondo. Grandi pensatori come Socrate, Buddha e Confucio apparvero durante lo stesso breve ma evoluto periodo nel VI-V secolo a.C.

Sebbene si trovassero in luoghi distanti disseminati per il mondo, ciascuno di essi ha rappresentato un attore del cambiamento sposando conoscenze avanzate che hanno poi rivoluzionato il pensiero dei popoli. Non c'è dubbio che l'incontro di culture straniere serva maggiormente, a lungo termine, ad arricchire le parti piuttosto che a dividerle.

Fu solo in tempi relativamente recenti che i primi esploratori europei si spinsero dall'ovest alla ricerca dell'est facendo nuove sorprendenti scoperte. L'italiano Marco Polo viaggio' ampiamente attraverso l'Asia scoprendo oggetti artistici e governi di civiltà evolute. Un altro italiano, lo storico Antonio Pigafetta, riusci' a produrre un dizionario italiano-malese in collaborazione con un interprete e marinaio malese chiamato Panglima Awang, a bordo della nave di Ferdinando Magellano che stava circumnavigando il mondo agli inizi del 1500 d.C.

Questi scambi e molti altri hanno portato in precedenza mondi estranei in contatto tra di loro lasciando un impatto indelebile su ogni angolo del globo. Questo ha aiutato drasticamente anche la nostra comprensione della vita e del mondo nel suo complesso – cosi' come progressi cruciali che gia' coesistevano all' interno degli stessi – ciò influenzo' tutta l’umanità e le civilizzazioni nel suo complesso, dall'arte alla politica, alla religione, alla guerra ed al denaro.

In “DIALECTIC”, l'arte di Benedetta e di Shafarin cerca di oltrepassare i confini del tempo e della geografia. I loro approcci differiscono cosi come le loro origini, ma gli scambi che hanno saputo condividere nel corso degli anni hanno nutrito il loro percorso artistico ed il loro atteggiamento verso il mondo, spesso pervenendo ad una certa verità.


DIALECTIC @ Galeri TAPAK

Riz Nordin


BENEDETTA SEGALA

Benedetta dipinge in maniera minimalista o semi-astratta, trasformando vere e proprie esperienze visive in astrazione. Mentre studiava in Francia, sperimento' l'inversione del processo dall'astrazione alla materia tangibile sotto forma di installazioni tridimensionali. Riprese a dipingere su tela al ritorno nella nativa Italia dove si occupò anche del restauro di affreschi classici, innamorandosi della loro tavolozza luminosa e delicata.

Benedetta ama la contemplazione ed è affascinata dallo scorrere del tempo e dell'esistenza, grazie alla quale elabora le proprie esperienze personali e trova un luogo per i suoi ricordi. Quello “spazio” della sua vita si traduce in colori nei suoi dipinti. Essa spiega come i suoi dipinti siano una trasformazione delle sue esperienze visive reali del mondo sotto forma di sintesi o dissipazione di elementi. Come le forme organiche naturali evolvono ed appaiono vivere. Spazi imperfetti abitati dal colore, geometrie dell'intuizione, contorni che si fanno trasparenti o si riflettono nelle ombre: questi sono alcuni degli elementi chiave della sua espressione.

I recenti lavori esposti in DIALECTIC sono ispirati dalla nuova vita in Malesia, con i suoi ambienti e cultura peculiari. Pur tuttavia per Benedetta gli elementi naturali diventano nei quadri evocazioni in un contesto piu' astratto, poiché le forme finali non sono mai prevedibili. Durante questo periodo in Asia, ha trovato degli opposti che si completano vicendevolmente e sono quindi diventati temi per i suoi dipinti, permettendo agli elementi di fiorire sulla sua tela nel mentre dipinge.


Riz Nordin

Shah Alam, marzo 2018


DIAL & CTIC DUO

L'artista italiana Benedetta Segala e suo marito malese M. Shafarin Ghani nativi di due paesi geograficamente distanti con origini culturali diverse, linguaggi (il fiorito sciolto dell'italiano, la ponderata semplicità dell'inglese e l'immediatezza del malese) e pensiero, ciascuno si e' trovato confrontato e forgiato da realtà disparate.

All'inizio, il loro unico denominatore comune era la scelta del mezzo (pittura ad olio) e la sete di qualcosa di più, la ricerca interiore ed esteriore che, non sorprendentemente, li ha portati ad ampliare i propri orizzonti in tante terre diverse, cercando e confrontandosi a se stessi, ed alla fine ritrovandosi effettivamente nello stesso posto allo stesso momento, e più di una volta… crescendo come persone ed artisticamente attraverso questo percorso.

I loro rispettivi viaggi sono illustrati qui in questa esposizione.

Per Benedetta non si tratta quasi mai di un impulsivo getto di colore sulla tela, ma piuttosto di un lento – inizialmente contemplativo e poi introspettivo – processo ispirato dalla luce e dilatato nel tempo, e persino tra continenti... E grazie a questo intervallo i pensieri evocati nella fase meditativa, ed i sentimenti innescatesi sono decantati ed ancora trasformati dalle nuove realtà ed emozioni che la pittrice sperimenta successivamente. È quest'ultima metamorfosi, rimodellata attraverso il subconscio, che alla fine genera l'opera d'arte finale. È solo allora che tutto improvvisamente prende un senso, che nuovi elementi inaspettatamente fanno la loro comparsa e prendono forma sulla tela, finalmente rivelandosi. Il suo è un viaggio intricato, bellissimo di trasformazione su molteplici livelli e strati, che alla fine suggerisce – alla fine e solo allora – il titolo del dipinto finale, il quale inaspettatamente ed inequivocabilmente si rivela al suo creatore.

Il purista, ed anche estremamente audace, Shafarin crea arte per amore dell’arte, per esplorare le più ampie possibilità di astrazione contemporanea. I suoi dipinti nascono sempre dalla spontaneità piuttosto che da routine, attingendo a ricordi e sentimenti derivanti da esperienze passate; si ispirano all'oscurità ed ai suoi numerosi livelli, alla natura ed alla vita che ci circonda. Le velature trasparenti utilizzate, la scelta di colori vividi, sfrenati, chiassosi, le pennellate eseguite meticolosamente tono su tono o di tonalità contrastanti producono innumerevoli ed infiniti strati sovrapposti, il tutto dando vita a dipinti intensamente palpitanti, profondamente espressivi ed emotivamente carichi, che incarnano una passione viva laquale oltrepassa lo spazio ed il tempo. Questi catturano le nostre anime meditative in ricerca, ci affascinano attirandoci nel loro ipnotico tripudio di colori, catturandoci sempre più in profondità, nel nostro io interiore.

Benedetta e Shafarin, due individui così diversi eppure così simili, e probabilmente lo yin rispetto allo yang dell'altro, ci hanno mostrato in questo duo “la bellezza attraverso la diversità” e la “bellezza della diversità”.


Kuala Lumpur, febbraio 2018

Eliana Salvi

Ufficio Cultura dell'Ambasciata d'Italia a Kuala Lumpur




2016 Shah Alam Biennale Pangea, Alam Impian Art Gallery Shah Alam MALAYSIA

(Testo critico estratto dal catalogo e tradotto dall'inglese)


Benedetta Segala è un'artista, scrittrice e curatrice d'arte italiana che attualmente vive in Malesia.

 In un mondo distratto dai cliché, dall'astrazione come distrazione, dallo sfarzo sotto lo scintillio, i dipinti astratti di Segala esplorano audacemente la sottigliezza nell'ombra, nel tono, nella forma e nella linea per attraversare questo mondo di orpelli e trovare lo spazio calmo e fresco della verità. Sfumature modali, linee organiche, forme astratte lavorano in armonia per creare un'unità di espressione, per creare uno spazio calmo di delicata semplicità attraverso la sottigliezza, per riempire il vuoto di significato e dargli uno scopo. L'universo non è pieno di vuoto; è pieno di stelle, miliardi e miliardi di brillanti esseri ardenti. Anche se le vediamo da lontano, sono lì e le sue opere le riflettono ciascuna.

 Eppure nell’arte non possiamo dipingere lo splendore delle stelle. Quei dipinti ci accecherebbero all'istante. Invece, come i maestri hanno sempre saputo fare, il lavoro di Segala, come quello di tutti gli artisti di talento, cattura quello splendore attraverso la sottigliezza dell'essere, riportando l'ardente splendore al calore della comprensione. Osservando il suo lavoro si viene attratti dalla gioia del colore e della forma, dall'essenza dell'essere, dall'esistenza piuttosto che dall'apparenza.

 Segala usa il colore per creare e plasmare sensazioni, sensazioni vive, piene, pervasive, colore e forma che ci mettono in contatto intimo con noi stessi e con l'universo stellato. È un equilibrio della realtà così come la sperimentiamo e l'immaginazione come la sogniamo. È astrazione lirica, la fusione della forma perfetta con il flusso informe dell'esistenza.

 I suoi criteri estetici, basati su linee fluide e modulazioni tonali organiche, rafforzano l'immagine senza sopraffarla. Questo sussurra allo spettatore la sua affermazione della vita.

 Il trittico olio su tela “Round Trip” è uno dei suoi lavori recenti realizzati in Malesia, nato dal ricordo di tre sogni chiari e distinti accaduti in un momento di transizione molto importante durante la sua ultima visita in Europa. I tre dipinti insieme sono una parabola della necessità di ricordare l'universo delle stelle lucenti sopportando l'illusione temporanea del caos. Il colore, alternando impasto e velature, ci conduce istantaneamente all'universo stellato, sottile ed evocante, sia all'opacità della notte che all'universo della luce che risplende attraverso la sua trasparenza.


M. Richardson



2014 Soya Cincau, Core Design Gallery Subang Jaya MALAYSIA

(Testo critico estratto dal catalogo e tradotto dall'inglese)

Fin da giovane, Benedetta Segala è sempre stata affascinata dalla filosofia greca, da cui hanno origine i concetti di “tesi”, “antitesi” e “sintesi”. Non solo questi concetti sono coinvolti nella risoluzione dei conflitti; ma possono essere visti come la base del nostro stesso processo di pensiero, per cui la tesi lotta con un'antitesi opposta, per negoziare e generare una sintesi.

Nella sua opera “Dalle Guerra al Pensiero” questi tre concetti sono rappresentati dal bianco e nero rispettivamente come tesi e antitesi, e dal grigio come sintesi. Per l'artista il bianco implica luce visibile, ma può significare vita o morte a seconda delle diverse culture. D'altra parte, descrive il nero come il seme della vita. È forte e resiliente, cresce in momenti e luoghi inaspettati, anche dal profondo della propria anima.

 Questa dualità di vita e morte trova un parallelo poetico nell'uso di vecchi pezzi di legno recuperati dai resti di un'alluvione. Le loro lacerazioni, le forme malconce simboleggiano le nostre lotte quotidiane, le guerre, siano esse interne od esterne. Il legno dipinto di bianco accentua i buchi, i chiodi e le crepe dipinte di nero - cicatrici impresse dall'ambiente e dal tempo. Le apparizioni casuali del nero in mezzo al bianco dimostrano come la vita possa crescere di nuovo anche dopo la distruzione, le guerre e le calamità.

 Dal caos, Benedetta tenta di riunire ogni elemento dell'opera d'arte, bilanciando toni e forme diverse, volumi e pesi per creare un insieme armonico. Per rivelare questo equilibrio, o "grigio", sono necessari sia il nero che il bianco o la vita e la morte. In definitiva, Dalla Guerra al Pensiero incarna il desiderio di un mondo riequilibrato; un desiderio che gli esseri umani possano allontanarsi dalla brutalità e raggiungere uno stato di equilibrio e/o di sintesi.

Zoey Moo





L'artista, Benedetta Segala, accetta di eseguire opere su commissione personalizzate

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